Nei rintocchi tesi del vento,
soffice
soffia la tua assenza
mentre le onde si infrangono gravi agli scogli
incastrati nel buio.
Ora i gabbiani ubriachi d’estate
Sembrano solo un ricordo,
ovattata, inadatto, confuso,
e c’è
sugli scogli
chi ripensa al tuo ridere ingenuo:
che nasceva dal nulla
e fioriva il frumento.
Quella piccola spiaggia
Ha ancora il tuo odore.
Qui la notte d’inverno
È una quiete segreta,
e sembra impossibile
che non esista più il tuo sapore nel mondo,
mentre c’è
sugli scogli,
chi ripensa ai tuoi pianti impazziti
da animale braccato
dentro grotte deserte.
I minuti si sgretolano
Come polvere in gola
E sai bene
Proprio tu
Che i giorni più inquieti
passati a soffrire
sono corde aggrovigliate
che strozzano il pianto
Ma un raggio inatteso di sole
su questi scogli deserti,
riporta alla mente il tuo volto,
e sembra un gabbiano, una voce.
Tu sappi
PER SEMPRE
che c’è chi ti ricorderà
con un sorriso.
soffice
soffia la tua assenza
mentre le onde si infrangono gravi agli scogli
incastrati nel buio.
Ora i gabbiani ubriachi d’estate
Sembrano solo un ricordo,
ovattata, inadatto, confuso,
e c’è
sugli scogli
chi ripensa al tuo ridere ingenuo:
che nasceva dal nulla
e fioriva il frumento.
Quella piccola spiaggia
Ha ancora il tuo odore.
Qui la notte d’inverno
È una quiete segreta,
e sembra impossibile
che non esista più il tuo sapore nel mondo,
mentre c’è
sugli scogli,
chi ripensa ai tuoi pianti impazziti
da animale braccato
dentro grotte deserte.
I minuti si sgretolano
Come polvere in gola
E sai bene
Proprio tu
Che i giorni più inquieti
passati a soffrire
sono corde aggrovigliate
che strozzano il pianto
Ma un raggio inatteso di sole
su questi scogli deserti,
riporta alla mente il tuo volto,
e sembra un gabbiano, una voce.
Tu sappi
PER SEMPRE
che c’è chi ti ricorderà
con un sorriso.
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